Normativa

L’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale di persone con disabilità sono obiettivi fondamentali cui le istituzioni hanno cercato di dare attuazione nel corso degli ultimi anni.
Tra gli strumenti più importanti vi sono il collocamento mirato, da cui deriva l’istituto delle assunzioni obbligatorie, e gli incentivi per le assunzioni di persone diversamente abili.

Misure finalizzate a rimuovere gli ostacoli e assicurare a tutti l’accesso al lavoro

Per avere indicazioni è possibile rivolgersi ai Centri per l’Impiego territoriali o chiedere supporto ad una delle associazioni nazionali e locali impegnate nella tutela e nella promozione dei diritti dei disabili.

Queste tematiche vengono trattate anche da “SuperAbile”, il Portale dell’Inail che coniuga sezioni documentali costantemente aggiornate a servizi di consulenza attraverso il call center 800.810.810.

Normativa

Il percorso di sensibilizzazione al tema della disabilità è stato graduale negli anni. Nel 1980 la classificazione ICIDH (International Classification of Impairments Disabilities and Handicaps dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) distingueva tra menomazione, disabilità ed handicap, intendendo la seconda come lo svantaggio che un individuo ha a livello personale e la terza come svantaggio sociale.
Nel maggio 2001 lo stesso OMS ribalta la prospettiva e adotta l’Icf la nuova “Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità”, tuttora in vigore in 191 Paesi del mondo.
Essa rappresenta un’autentica rivoluzione nella definizione e nella percezione del fenomeno poiché, per la prima volta, si fa riferimento ad un approccio integrato, accostando le difficoltà di carattere personale a quelle di carattere sociale. Ciò permette la correlazione fra stato di salute e ambiente arrivando alla definizione di “disabilità come condizione di salute in un ambiente sfavorevole”.
Proprio nello stesso periodo il Ministero del Lavoro avvia “Icf in Italia”, un’azione sperimentale che partorirà una serie di progetti per costruire una “società per tutti”, rimuovendo gli ostacoli all’accessibilità.
Questi i principi cardine:
  • promuovere, sostenere e coordinare iniziative finalizzate all’inclusione delle persone con disabilità riconoscendo a tutti pari dignità e pari opportunità;
  • assicurare la piena attuazione della normativa in materia di disabilità;
  • cooperare con tutte le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità e le associazioni di volontariato per realizzare interventi a loro favore;
  • partecipare alle attività promosse nel campo dall’Unione europea, dal Consiglio d’Europa, dalle Nazioni Unite e da altri organismi internazionali.
Sul fronte dell’inclusione lavorativa però l’atto di maggiore portata è la Legge del 12 marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, che persegue lo scopo di favorire l’inserimento occupazionale delle persone con disabilità attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.
Ogni due anni viene presentata al Parlamento la Relazione sullo stato della Legge 12 marzo 1999 n. 68 a cura della Direzione Generale per le Politiche dei Servizi per il Lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’ultima relazione, la sesta, si riferisce agli anni 2010 e 2011. Un dato significativo tratto dall’ultima edizione è quello secondo il quale la percentuale di amministrazioni provinciali dotate di un sistema informativo di raccolta dei dati relativi alla domanda e offerta di lavoro nell’ambito del collocamento mirato è ora al 65%. Nella sezione Barometro del lavoro si può consultare la versione completa del rapporto.
Un aspetto rilevante riguarda la ratifica da parte dell’Italia della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che introduce nell’ordinamento italiano elementi aggiuntivi che hanno lo scopo di migliorare la tutela dei diritti dei disabili, in particolar modo sul versante del lavoro e dell’occupazione.
Un ulteriore elemento di novità è introdotto dall’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, con la finalità di promuovere l’attuazione della Convenzione, predisporre un programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità e favorire la realizzazione di studi e ricerche per individuare le aree prioritarie verso cui indirizzare gli interventi.

(fonte: Cliclavoro. Il portale pubblico per il lavoro)